Annunciamo il primo nome: il professore di Alchimia Spagyrica sarà Carlo Conti, autore di vari testi in materia e traduttore del famoso Paramirum di Paracelso, naturopata, laureato in scienze e tecniche psicologiche, ricercatore e operatore spagirico.
La mattina di venerdì 16 dicembre nell’aula di lezione vi si troverà un grande distillatore, tubi, intrecci, vasi di raffreddamento, ampolle ed erbe da lavorare… Una lezione rara e preziosa per imparare come si ottiene un preparato spagyrico secondo l’antica tradizione.
In una recente intervista il prof Carlo Conti ha spiegato brevemente cos’è l’alchimia spagyrica:
” è una filosofia e pratica antichissima che concepisce tutto ciò che esiste (visibile e invisibile) come frutto di relazioni tra forze energetiche o archetipi. Le caratteristiche e l’intreccio di queste forze sono infatti oggetto di ricerca per chiunque si applichi a questa disciplina, con finalità non solo conoscitive ma di acquisizione di competenze operative. Si può dire, a giusta ragione, che la spagyria sia il corrispettivo occidentale della più nota energetica orientale”
Quali caratteristiche deve avere un rimedio spagyrico?
La lavorazione spagirica consente di estrarre, purificare, rendere disponibili e assimilabili le qualità energetiche di ciò su cui si è operato. Conseguentemente, utilizzando un rimedio spagirico, è possibile nutrirsi della terrestrità del corpo fisico, dell’adattabilità dell’ambito animico, della volontà propria, della dimensione spirituale delle piante e, più in generale, di ogni «individuo di natura» che si ponga in lavorazione… “
Vi aspetta un fine settimana davvero unico: 16 – 17 – 18 Dicembre 2016, tre giorni di Antiche Scienze Occulte.
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